Dopo una settimana semi-estiva non poteva che diluviare nel Super Saturday di Yes Scotland.

Dato che i volontari piacciono sempre, vengo accolta senza grossi problemi nel gruppo. Incontro al parco più di un centinaio di persone riunite per passare la giornata tra volantinaggio e interviste porta a porta.

Anche io mi becco la mia dose di opuscoli da distribuire e un foglio che indica la via e  le 228 porte da scandagliare (le dividiamo a metà con una volontaria locale).

Dato che le buche delle lettere sono nelle porte dei singoli appartamenti, volantinare a Edimburgo implica salire  piano per piano tutte le palazzine. Niente cassette della posta al pian terreno. Praticamente una palestra gratuita.

Ovviamente, nel mio girovagare per questi piccoli palazzi, ho fatto arrabbiare un grosso cane e mi sono imbattuta negli immancabili testimoni di Geova, con i quali ho tentato (senza successo) uno scambio alla pari di volantini.

Considerate le differenze culturali con l’Italia, ho dovuto imparare in fretta che:

– Per entrare in un palazzo c’è di solito un pulsante apriporta “Service” dedicato a postini e simili. Altrimenti si citofona e di solito la porta viene aperta senza che nessuno si preoccupi di rispondere per chiedere chi è

– Se un cancello che delimita il giardino di una casa è chiuso, lo si può aprire e si può entrare a lasciare il volantino senza che nessuno si arrabbi

– Non esistono gli ascensori e le scale sono di solito tra lo sporco e il molto sporco

– Piegare l’opuscolo ne facilita l’ingresso nella buca

Per quanto riguarda il materiale che ho distribuito, il pamphlet – Your Choice – dovrebbe illustrare le opportunità che si avranno con una Scozia indipendente.

Ogni pagina è dedicata a un target differente (genitori, ex sostenitori del partito laburista, lavoratori prossimi alla pensione, studenti, inglesi che lavorano in Scozia, businesswomen, lavoratori sociali, anziani).

In realtà non mi sembra super incisivo.

La parte più carina è quella che descrive la vita di alcuni personaggi nel 2020 – quando si spera ci sia una Scozia indipendente – confrontandola con quella odierna.

Dopo il leafleting, meritato rinfresco – o meglio, riscaldamento dopo il diluvio – con tanto di torta a tema.

Intanto Scotlandthebrave.it finisce anche su L’Indipendenza nuova e Miglioverde.eu

Cheers!